
Disidratazione negli anziani e la pratica dello sport nella terza età
Per chi pratica sport nella terza età esistono alcune accortezze alle quali prestare maggiori attenzioni, per evitare che il piacere e il benessere dell’attività fisica si tramuti in rischio. La disidratazione dell’anziano durante l’attività fisica è un rischio reale, che deve essere prevenuto per evitare gravi danni.
Perché la disidratazione è più subdola nella terza età
Esistono due motivi per cui la disidratazione può rappresentare un rischio improvviso e grave per lo sportivo nella terza età:
- La perdita dei fluidi attraverso la traspirazione è più rapida a causa del fisiologico assottigliamento della pelle.
- In età avanzata, la sete è un segnale che arriva solo in stato di disidratazione avanzato.
Sport e terza età: i sintomi e i rischi della disidratazione nell’anziano
L’anziano che pratica sport è maggiormente esposto ai rischi legati alla disidratazione, per tale motivo è importante riuscire a interpretare correttamente i sintomi dell’insufficienza di fluidi fin dalla loro prima manifestazione.
Per scoprire quali sono tutti i sintomi e i rischi della disidratazione, rimandiamo all’approfondimento sull’argomento con l’articolo Sintomi della disidratazione nello sportivo, ecco i 9 campanelli d’allarme.
Come prevenire la disidratazione nello sportivo in età avanzata
Per evitare che lo sport sia causa di problematiche, anche gravi, nell’anziano è bene prendere alcune precauzioni per prevenire la disidratazione:
- Idratarsi prima e dopo l’attività sportiva (anche con integratori salini) evitando bevande ghiacciate;
- Utilizzare abbigliamento tecnico traspirante;
- Fermarsi ai primi sintomi di nausea;
- Aumentare la quantità di verdura e frutta fresca nel regime alimentare.